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Le Mappe Mentali

Le Mappe Mentali sono “il più potente strumento di accesso alle straordinarie capacità del cervello per pensare, creare, studiare, organizzare…” scrive Tony Buzan nell’introduzione del suo libro “Mappe Mentali”, vero e proprio manuale per la comprensione e l’applicazione del mindmapping.

 

Perché nascono le Mappe Mentali?

Spinto dalla curiosità relativamente al funzionamento del cervello, consultando la biblioteca universitaria Buzan si accorse dell’assenza di libri che spiegassero il suo funzionamento e non solo la struttura. L’aumento della mole di materie da studiare e la carenza di risultati, nonostante l’impegno profuso, spinse Buzan ad affrontare quello che si presentava come “un territorio vergine della più sbalorditiva importanza”:

  • Come apprendere ad apprendere?
  • Quali sono le migliori tecniche di memorizzazione?
  • Quali sono le migliori tecniche per una lettura più veloce ed efficace?

I neuroni, ossia le cellule cerebrali preposte al pensiero, sono all’incirca 100 miliardi e contengono un sistema di trasmissione ed elaborazione dei dati tanto potente quanto complesso. Ogni neurone ha un corpo centrale e migliaia di “tentacoli” (dendriti) che consentono ai neuroni di comunicare tra loro sfruttando lo spazio sinaptico, ossia l’area tra le due cellule, ed effettuando migliaia di operazioni di scambio, in entrata ed in uscita, al secondo.

neurone

Proprio questa struttura diede l’idea a Buzan di rivoluzionare il suo modo di prendere appunti, trasformando la realtà in immagini sfruttando le connessioni gerarchiche ed associative del cervello.
La Mappa Mentale è una rappresentazione del pensiero radiante, ossia dei processi interni e delle interazioni che avvengono all’interno del cervello: un’immagine centrale diventa il centro di associazioni che generano una catena infinita di schemi multipli collegati al centro comune, rappresentando su carta una realtà multidimensionale di spazio, tempo e colori.

 

Cosa serve per disegnare una Mappa Mentale?

Gli strumenti necessari per tracciare una Mappa Mentale sono veramente pochi: un foglio di carta bianco (più grande possibile) e tante penne colorate. Se si preferisce ricorrere a strumenti digitali, esistono diversi programmi dedicati (tra i quali ho scelto uno a pagamento e uno free):

  • iMindMap: è il software progettato per conto di Tony Buzan, l’inventore delle Mappe Mentali. Risulta essere estremamente completo ed è possibile provarlo per 7 giorni;
  • Coggle: molto semplice, con una versione base gratuita ma più che sufficiente per cominciare.

 

Come costruire una mappa mentale?

Partire sempre da un’immagine centrale, in quanto una figura permette di concentrarsi più facilmente e, allo stesso tempo, avere più stimoli. Anche una parola può diventare immagine, tutto dipende da come la si rappresenta (bisogna tracciarla con almeno 3 colori dandole tridimensionalità).

Da questo nucleo centrale si devono individuare le B.O.I. (“Basic Order Ideas”, idee organizzative di base): sono i concetti chiave, il “primo livello” delle Mappe Mentali. Devono essere al massimo 7 e anche quindi è importante usare le immagini quanto più possibile!

Ogni B.O.I. è una nuova base dal quale far partire i nostri pensieri radianti, dando libertà di azione al nostro cervello ma avendo cura di alcune indicazioni: variare la dimensione nello scrivere, con parole e rami che si rimpiccioliscono man mano che ci si allontana dal centro; organizzare lo spazio adeguatamente, rendendo la Mappa Mentale piacevole da vedere e usando lo spazio in modo appropriato.

Ultimata la prima fase, quando tutti i collegamenti sono stati riportati, si passa all’associazione delle idee: con l’ausilio di frecce e/o colori si possono creare codici utili a individuare tutti i collegamenti presenti all’interno della Mappa Mentale. La ripetizione di parole chiave non è un fattore negativo, ma dà la possibilità di individuare punti in comune tra idee apparentemente lontane tra loro.

Risulta evidente come una delle chiavi per una Mappa Mentale ben riuscita sia la chiarezza: ogni ramo deve ospitare una sola parola chiave (scritta rigorosamente in stampatello) o un’immagine (disegnata in maniera chiara… per quanto possibile), e deve essere lungo quanto la parola stessa; le linee possono trasformarsi in frecce ed essere collegate fra loro dando una forma nuova ai rami della Mappa Mentale.

Per cose usarle?

Le Mappe Mentali sono un versatile strumento, che può essere adattato a diverse necessità: potenziare la memoria, sfruttando l’immagine per richiamare dei collegamenti; organizzare la propria giornata, con una “To Do List” diversa dal solito; sviluppare il pensiero creativo, cercando associazioni non immediate relativamente all’argomento centrale; prendere decisioni, valutando pro e contro da una prospettiva diversa; prendere appunti, prestando attenzione ai concetti senza fermarsi alla mera dettatura.


Avere un obiettivo non basta, serve il Sistema per raggiungerlo.

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